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Archive for marzo 2009

Chi lo avrebbe mai detto che al Vinitaly 2009 si parlerà anche di Facebook? Eppure è così! Tante sono le comunità spontanee di utenti iscritti a gruppi dedicati al vino in genere o a determinati vitigni. Utenti che on line si scambiano consigli, esprimono apprezzamenti sui vini assaggiati, sponsorizzano eventi e appuntamenti vari.

Che si tratti di fenomeni estemporanei o di mode, sono comunque delle occasioni per far conoscere dei prodotti, un passaparola telematico che alimenta i rivoli della pubblicità.

I gruppi più numerosi riguardano lo Champagne, il Chianti Classico (30.000 iscritti), il Brunello di Montalcino, il Nero D’Avola e via fino al Barolo.

Sui vini lucani sono presenti al momento solo 5 gruppi dedicati all’Aglianico del Vulture Doc, 1 gruppo al Grottino di Roccanova Igt. Zero gruppi, invece, per il Terre dell’Alta Val d’Agri Doc e il Matera Doc. Ma se i gruppi nascono grazie a degli appassionati, le aziende possono sfruttare Facebook per avere gratuitamente un’altra vetrina, che si aggiunge al sito internet o al blog, per pubblicizzare i propri prodotti a vere e proprie comunità di “fan” e a milioni di potenziali interessati.

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Nel tempio internazionale dell’enologia, Vinitaly, è stato celebrato il 14° Concorso del Packaging che ha eletto le etichette di vini e distillati dal design più innovativo e raffinato tra le 224 candidate per le 9 categorie previste dal regolamento e provenienti, oltre che dall’Italia, da Bulgaria, Croazia, Germania, Malta, Portogallo, Spagna, Svizzera e Stati Uniti.

Ed è proprio dalla California che viene l’etichetta dell’annoetichetta-2009-california 2009 per la categoria vini. Si chiama Napa Valley 2005 ed è dell’azienda Buccella Wines di Yountville.

L’unica straniera tra le altre otto premiate, tutte italiane: due premi al Trentino, due alla Sardegna, uno a testa per Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Veneto e Toscana.

 

Per la categoria distillati, invece, l’etichetta del 2009 è etichetta-2009-grappal’Acquavite di Uva “Aqua 21” di Castagner Acquavite Spa di Visnà di Vazzola (Tv).

Le novità nel complesso consistono nella scelta di materiali innovativi, come la termoplastica, che permettono trasparenze e giochi di luce, mentre per le forme si propongono linee scontornate che svecchiano il tradizionale rettangolo.

Per avere un’idea di tutte le altre etichette premiate, cliccate qui.

Il prestigio che dà questo riconoscimento è indubbio, ma molto peso hanno anche gli equilibri “geopolitica” tra gli organizzatori del Concorso – Verona Fiere – e le grandi cantine.

 

Anche tra i vini e i distillati lucani ci sono comunque delle etichette che meritano di essere apprezzate. Due esempi per tutti, di due cantine giovani: Lelùsi Viticoltori di Barile e Terra dei Re di Rionero. La prima presenta l’Aglianico del Vulture “Lelùsi” con un’etichetta dello stile moderno fatta solo della descrizione del vino. La seconda ha recentemente messo sul mercato la grappa di Aglianico “Nocte” dalla bottiglia inclinata e l’etichetta in trasparenza.

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Due grandi realtà produttive di mele del Trentino tornano a darsi battaglia a suon di spot. In questi giorni il consorzio Melinda, torna a pubblicizzare “Melasì”, una linea di mele colpite da grandinate e commercializzate a un prezzo più favorevole. La comunicazione costruita intorno a questo prodotto parte proprio dal difetto, ossia l’aspetto danneggiato dalla grandine, passando poi a sottolineare la qualità e la bontà con il claim “Melasì. Buona dentro”.

Per incentivare l’acquisto, la campagna pubblicitaria televisiva, in onda anche nelle telepromozioni della trasmissione di Gerry Scotti “Chi vuol essere milionario”, fornisce alcune ricette particolari, raccolte sotto il nome di “coccole di Melasì”, appositamente create per Melinda da chef rinomati, a dimostrazione che la convenienza si può coniugare con qualità, gusto e sana alimentazione. Si direbbe quasi una mela “a portata di crisi”…

 

Dall’altra parte, scorre in tv la campagna pubblicitaria “Alta come una mela Val Venosta”, della VIP, l’Associazione delle Cooperative Ortofrutticole della Val Venosta. Il messaggio punta più molto in alto rispetto a quello di Melasì, prendendo a pretesto l’altitudine a cui si coltivano queste mele. La parola d’ordine, infatti, è “Altezza”, coniugata in varie accezioni a seconda delle circostanze presentate: dai tacchi della modella, all’atleta di salto con l’asta, dall’acuto di un neonato al collo della giraffa. Nel caso delle mele ovviamente è l’alta quota che viene parafrasata con l’eccellenza qualitativa.

 

E le mele della nostra Val d’Agri? mele-alta-val-dagriLa piccola valle del tratto iniziale dell’Agri ha tra i suoi prodotti tipici anche le mele, grazie a un ambiente – con caratteristiche orografiche peraltro simili alle valli trentine – che permette di ottenere prodotti di alta qualità. La realtà produttiva non è certamente comparabile a quelle dell’Alto Adige: meno di 10 aziende, per circa 200 ettari di superficie, eppure nessun produttore dovrebbe negarsi un po’ di pubblicità. In attesa di poterne parlare, sgranocchiamoci una mela!

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donne-in-campoRitorna il Premio Donne in Campo della Cia che premia le esperienze più rappresentative dell’agricoltura lucana condotte dalle donne nel campo imprenditoriale, della ricerca e della comunicazione.

I termini per presentare le domande sono partiti il giorno della festa della donna, lo scorso 8 marzo, ma c’è tempo fino al 20 maggio per partecipare. Le tre Sezioni in cui si compone il concorso sono:

 

  1. Impresa Agricola Femminile;
  2. Informazione, Comunicazione e Divulgazione;
  3. Ricerca e Sviluppo.

Quest’anno poi, ricorrendo l’Anno Europeo della Creatività e Innovazione, è stato individuato come tema “Creatività e capacità d’Innovazione in Agricoltura”.

La premiazione si svolgerà nel mese di maggio 2009 e il 15 ottobre, in occasione della Giornata Mondiale della Donna Rurale, sarà organizzato un convegno in cui le tre vincitrici presenteranno le proprie attività e iniziative.

Per scaricare il bando e i moduli per le domande, clicca qui.

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Il 93% degli europei dispone dell’accesso a Internet ad alta velocità, ma nelle zone rurali la percentuale scende al 70%. In alcuni Paesi, poi, come Grecia, Polonia, Slovacchia, Bulgaria e Romania, Internet a banda larga copre al massimo il 50% della popolazione. In Italia la copertura della banda larga nelle campagne si attesta intorno all’82%.

 

Alla luce di questo quadro la Commissione europea ha adottato lo scorso 3 marzo una comunicazione che delinea i benefici di un migliore accesso alle moderne Ict per i singoli e per le imprese nelle zone rurali (ad esempio per le imprese agricole e le imprese del settore alimentare). Ed ha così invitato gli Stati membri e le Regioni a favorire l’accesso a Internet al 30% della popolazione rurale dell’Ue che ne è ancora privo entro il 2010, modificando i propri Programmi di sviluppo rurale per dare il giusto rilievo alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione e alla connettività Internet, in particolare nella valutazione intermedia dei piani di sviluppo rurale prevista per il 2010.

 

Intanto il Parlamento europeo e il Consiglio stanno discutendo la proposta della Commissione di destinare un ulteriore miliardo di euro, tramite il piano europeo di ripresa economica, per diffondere maggiormente Internet ad alta velocità in tutte le regioni d’Europa.

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